La storia del crotto
Lo storico ristorante Crotto dei Platani, fondato nel 1855, deve il suo nome alla tradizionale cantina scavata nella roccia, chiamata “crotto“, caratterizzata dal Sorèl, una corrente d’aria fredda che proviene in modo misterioso dalle viscere dei monti e che mantiene una temperatura costante di circa 8° C sia in inverno che in estate, rendendola un ambiente ideale per la maturazione del vino e per la stagionatura di salumi e formaggi.
Gli anni trenta
Negli anni Trenta questo locale, a metà strada tra Brienno ed Argegno, ai piedi del Monte Gringo, era il piccolo quartier generale dei più sfuggenti contrabbandieri della zona, che si mescolavano a boscaioli e gente locale per sfuggire ai controlli.
La famiglia cavadini
Nel 1977 Fernando e Renata Cavadini ne rilevano la proprietà e iniziano un percorso di trasformazione e crescita dell’attività di ristoro, rendendola un punto di riferimento per gli appassionati della buona cucina.
il nuovo progetto
A maggio 2019 il Crotto dei Platani riapre dopo la ristrutturazione, firmata dal noto studio di architettura Venelli Kramer, che amplia e rinnova completamente gli ambienti in riva al lago per offrire agli ospiti del ristorante una location moderna e affascinante e un’area cucina conforme ai più alti standard qualitativi del settore.
Ai giorni nostri
Da oltre 30 anni il figlio Francesco porta avanti questa tradizione con crescente successo, accogliendo una clientela variegata ed internazionale che sceglie il Crotto dei Platani per la favolosa posizione in riva al lago, per l’atmosfera accogliente ed elegante, per la cucina creativa ispirata alla tradizione locale e per il servizio di prima qualità.